Second Hand News

martedì, marzo 14, 2006

Una doverosa precisazione

Mi sembrava proprio strano che, anche da svenuto, Marco Travaglio fosse capace di un giudizio equilibrato.
E' come al solito Dagospia ad illuminare noi comuni mortali, pubblicando, guarda caso proprio oggi, la prefazione di Travaglio all'ultimo libro di Oliviero Beha, con questo passaggio illuminante:
"Almeno Beha parlasse in dialetto sarnese, sbagliasse qualche congiuntivo, scrivesse gettando a caso i verbi, i complementi e i segni di interpunzione: avrebbe qualche speranza come presidente di garanzia della Rai. Invece niente: parla e scrive in italiano corretto, e pure brillante".
Pur se di formazione diversa, il buon Travaglio soffre dunque di uno dei più tipici (e devastanti) tic della sinistra, per la quale il vero nemico da abbattere non sta a destra, bensì proprio all'interno della sinistra (i deviazionisti, le quinte colonne, i traditori oggettivi e tutto l'armamentario made in Mosca, a.d. 1936).