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martedì, febbraio 28, 2006

Il riflesso pavloviano della sinistra italiana

E' così riassumibile: Chi non vota per noi o è un cretino o è un delinquente.
Nonostante Luca Ricolfi, con l'encomiabile "Perché siamo antipatici? La sinistra e il complesso dei migliori", abbia recentemente analizzato il fenomeno, individuandone le quattro più comuni manifestazioni (il linguaggio codificato "io sì che la so lunga", il politicamente corretto "tu non devi parlare come vuoi", gli schemi secondari "tu non puoi capire" e la supponenza morale "noi parliamo alla parte migliore del paese"), ancora oggi Romano Prodi ha dichiarato a Bloomberg News che chi guarda troppa televisione vota per Berlusconi: "Se faccio delle analisi di correlazione fra i miei votanti e le ore passate davanti alla Tv io trovo un rapporto perfetto. Meno ore si passano davanti alla Tv, più votano per me. Più ore davanti alla tv, più votano per Berlusconi".

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