mercoledì, marzo 29, 2006
Secondo il Manifesto di oggi la legge sul conflitto di interessi che varerà il prossimo governo di centro-sinistra dovrà essere improntata alla massima maoista "Bastonare il cane che affoga".
Crollo di un mito
Utilizzando al meglio i collaudati sistemi della dialettica e della disinformazione i comunisti, a colpi di Arcigola, Gambero Rosso, Slow Food e compagnia bella, erano riusciti a convincerci che, se non altro, erano dei fini gourmet.
Finalmente il muro di omertà è crollato e la verità è emersa in tutta la sua brutalità: altro che buongustai, si mangiavano i bambini bolliti, che notoriamente non sanno di nulla!
martedì, marzo 28, 2006
Non se ne esce vivi
Va bene che siamo in campagna elettorale e che è lecito adottare un profilo aggressivo, ma parlare, nel 2006, dei comunisti cinesi che, all'epoca del grande balzo in avanti, bollivano i bambini per poi concimarci i campi, mi sembra francamente troppo.
L'impressione, a questo punto, è che il bollito sia Berlusconi e che sia auspicabile una sua sconfitta, nella speranza che ciò possa contribuire alla nascita, in cinque anni, di una destra presentabile.
E quindi la cosa migliore può essere votare per la Rosa nel Pugno, se non altro per favorire la componente più laica e moderna della coalizione di sinistra, cercando di non far troppo caso all'urticante Prodi, ai Diliberto, ai Di Pietro, ai Pecorario Scanio ed ad altre poche centinaia di candidati dell'Unione che... la rendono impresentabile!
Più mi avvicino alla data fatidica, più le mie idee si fanno confuse.
Corsi e ricorsi
Ascoltando stamattina su Radio Popolare un servizio in cui veniva reiteratamente citato il "ministro Visco" ho provato una spiacevole sensazione di déjà vu (ma, purtroppo, temo si tratti invece di proiezione nel futuro prossimo) e mi è tornata in mente la vecchia battuta di Tremonti (mettere Visco alle Finanze è come nominare il conte Dracula presidente dell'AVIS).
venerdì, marzo 24, 2006
Il Caimano
Mi chiedo se tra gli indignati in servizio effettivo permanente che ieri hanno presenziato all'anteprima per la stampa del film di Moretti c'erano anche Natalia Aspesi ed Enzo Siciliano, i bardi (presumo a pagamento) di Milanodue, a.d. 1976...
mercoledì, marzo 22, 2006
Un eroe dei nostri tempi
Fischia il vento e infuria la bufera. Scarpe Tod's, eppur bisogna andar...
(Alessandro Robecchi su Il Manifesto)
Quattrocchi e la disinformatia
A proposito dei sottili distinguo di certa stampa sul conferimento della medaglia d'oro al valor civile a Fabrizio Quattrocchi, vale forse la pena di ricordare che, finché non è stato diffuso il filmato, la stessa stampa riportava così la sua ultima frase: "Vi faccio vedere come muore un camerata italiano".
E questo, secondo me, taglia la testa al toro.
martedì, marzo 21, 2006
E Pantalone paga
Proviamo a far mente locale e ad elencare tutto ciò che i signori seduti nelle prime tre file della platea sabato a Vicenza hanno ottenuto dallo stato italiano dalla fine del 1994 all'estate 2001; dopodichè ripetiamo l'esercizio per il periodo estate 2001/primavera 2006; infine chiediamoci chi tra Berlusconi e Prodi lorsignori ritengono più adatto a recepire le esigenze della grande industria (il tema del congresso era proprio quello ed il termine usato era proprio esigenze... In principio erat Verbum...).
lunedì, marzo 20, 2006
Io sono qui
Ho inserito il link al giochino del momento, che consiglio vivamente a tutti.
Per la cronaca io risulto essere un soggetto equilibrato, senza vicinanze o lontananze particolari; il partito a me più vicino (2 tacche) è la Rosa nel Pugno, i più distanti (4 tacche) Comunisti Italiani, Verdi e Rifondazione; tutti gli altri 3 tacche.
venerdì, marzo 17, 2006
Un marchingegno demenziale
Oggi ho installato Babelfish, il traduttore automatico di Altavista, che sembra essere stato concepito da John Belushi in un momento di particolare euforia lisergica.
Già si presenta bene, ma se cliccate sull'Union Jack potrete conoscere il nuovo idolo delle folle anglosassoni, l'incorruttibile cronista d'assalto Mark Suffering!
giovedì, marzo 16, 2006
Superiorità antropologica
“Mi spiace che ci siano stati 16 milioni di teleidioti che hanno assistito al duello tv”
(Oliviero Toscani su La Stampa)
mercoledì, marzo 15, 2006
Contaminazione di generi
«Ore 21.05, Prodi predica il rigore e Adriano lo sbaglia. Ore 21.10, le azioni di Berlusconi salgono, quelle dell’Inter non superano la metà campo... E lo ha sentito sull’immigrazione? Dice che da quando c’è lui al governo il numero degli stranieri in Italia è diminuito. Ma l’ha mai letta la formazione dell’Inter?»
(Maurizio Crozza sul duello televisivo di ieri sera)
martedì, marzo 14, 2006
Una doverosa precisazione
Mi sembrava proprio strano che, anche da svenuto, Marco Travaglio fosse capace di un giudizio equilibrato.
E' come al solito Dagospia ad illuminare noi comuni mortali, pubblicando, guarda caso proprio oggi, la prefazione di Travaglio all'ultimo libro di Oliviero Beha, con questo passaggio illuminante:
"Almeno Beha parlasse in dialetto sarnese, sbagliasse qualche congiuntivo, scrivesse gettando a caso i verbi, i complementi e i segni di interpunzione: avrebbe qualche speranza come presidente di garanzia della Rai. Invece niente: parla e scrive in italiano corretto, e pure brillante".
Pur se di formazione diversa, il buon Travaglio soffre dunque di uno dei più tipici (e devastanti) tic della sinistra, per la quale il vero nemico da abbattere non sta a destra, bensì proprio all'interno della sinistra (i deviazionisti, le quinte colonne, i traditori oggettivi e tutto l'armamentario made in Mosca, a.d. 1936).
M'arrazzo
Emerge in questi giorni un'ipotesi di complotto per sputtanare l'allora candidato alla Presidenza della Regione Lazio, Piero Marrazzo, con una storiaccia a base di viados (una robina alla Lapo, per intenderci).
Lo scontato titolo sorge spontaneo.
Duole ammetterlo, ma...
Per una volta ha probabilmente ragione l'altrimenti esecrabile Travaglio il quale, a proposito dello sketch televisivo Annunziata vs. Berlusconi, ha osservato che, se non era combinato, poco ci mancava: lui aveva bisogno della prova provata che la RAI è in mano ai comunisti, lei di rifarsi una verginità agli occhi dei suoi referenti politici, dopo le critiche che aveva ricevuto come Presidente "di garanzia" della RAI e firmataria del decreto di chiusura di RAIOT (le nuove nomine si avvicinano...).
Di mio posso solo aggiungere che la sceneggiata e, soprattutto, le polemiche successive la dicono lunga sul nostro provincialismo.
Verrà mai il giorno in cui simili episodi si svolgeranno nell'indifferenza generale?
lunedì, marzo 13, 2006
Epitaffio
"Prima medaglia italiana d’oro ai giochi paralimpici di Torino 2006. La vince Pierluigi Diaco, che si era iscritto pensando che le Paralimpiadi fossero riservate ai paraculi".
(Luca Buttora su L'Unità)
C.so Buenos Aires, sabato
Tale era la venerazione dei milanesi per il martire Carlo G., che ricorsero al linciaggio per non essere da meno rispetto alla Superba.
venerdì, marzo 10, 2006
L'eskimo in redazione
Michele Brambilla è stato opportunamente intervistato dal Foglio sulla recente presa di posizione del CdR del Corsera.
Ecco un significativo stralcio dell'intervista su cosa è rimasto oggi del giornalismo anni '70 da lui descritto ne "L'eskimo in redazione":
"E’ rimasto un cliché culturale, uno snobismo, quello che Scalfari chiama ‘superiorità antropologica’. Chi è entrato in una redazione sa cosa significa: se non adori Moretti, se non corri a vedere Clooney, se non dici tutti i giorni che Berlusconi è impresentabile sei una mosca bianca".
giovedì, marzo 09, 2006
Una cappa di conformismo si appresta a scendere sull'Italia
Spesso mi interrogo sul perchè, nonostante tutto (formazione, cultura, gusti, frequentazioni, se non mi facesse orrore il termine ideali), al momento della verità non riesco proprio a votare per la sinistra.
Certo, Prodi mi dà l'orticaria, ma mentre a sinistra vi sono alcuni uomini che apprezzo, gli esponenti della destra, nella quasi totalità dei casi, mi sgomentano.
Certo, una stretta fiscale per poi finanziare progetti demagogici non la trovo auspicabile, ma il governo uscente, in campo economico e non solo, ne ha combinate di cotte e di crude.
Poi vedo che Mieli dichiara senza infingimenti il suo sostegno a Prodi, precisando comunque che, essendo il Corsera un giornale indipendente, continuerà a pubblicare anche opinioni filo-governative.
E fin qui, per amor di sintesi, diciamo tutto bene.
Ma non è finita: il CdR del Corsera, pur esprimendo il suo apprezzamento per la scelta di campo operata dalla direzione, le contesta l'annunciata apertura alle opinioni di matrice diversa.
Verosimilmente è questo il motivo per cui, nonostante tutto, continuerò a non votare per la sinistra: temo il rivoltante clima di conformismo che calerà su tutti noi se dovesse vincere.
In altri termini: se nei mass-media italiani si avverte da sempre un certo conformismo di sinistra, cosa ci aspetta se il 9 aprile questa andrà al potere?
mercoledì, marzo 08, 2006
Approdo o foglia di fico?
I Riformatori Liberali - Radicali per le libertà di Benedetto Della Vedova:
"Partiamo dalla convinzione che ci sia una forte richiesta, nell’ambito del centrodestra, di quello spirito che aveva animato Forza Italia nel ‘94, sia sui temi di politica estera che sui temi economici, e della necessità di dare una risposta ad una parte dell’elettorato, che chiede alla Casa delle Libertà di rivendicare l’autonomia sui temi eticamente sensibili: e che non sia l’ostilità pregiudiziale, della politica rispetto alla Chiesa. Sono queste le persone che vogliamo rappresentare, oltre ai radicali che non vogliono seguire la Rosa nel Pugno nel suo sostegno a Prodi”.
Liberté, Egalité, Jet Privé
Nomignolo appioppato dal Foglio a Libertà e Giustizia, l'associazione promossa da De Benedetti, recentemente balzata agli onori della cronaca per aver ospitato l'originale sfogo di uno dei suoi garanti, Umberto Eco (che ha minacciato di abbandonare l'Italia in caso di vittoria elettorale del centro-destra).
martedì, marzo 07, 2006
L'impareggiabile Silvio
Ieri si è accorto che Montezemolo è una Cassandra (nota agit-prop spartachista dell'antichità - n.d.r.) che rappresenta solo se stesso.
Una domanda solo apparentemente retorica
Andrà a finire che, sotto ricatto, la pavida Italia - notoriamente senza problemi di bilancio - regalerà a Gheddafi un'autostrada.
Gheddafi arrivò al potere nel 1969 a seguito di un colpo di stato ed il suo primo provvedimento fu cacciare decine di migliaia di italiani residenti in Libia incamerando i loro beni. E' quindi più che logico risarcire l'uomo di Lockerbie (pardon, il Commissario ONU per i Diritti Umani) per i guasti provocati dal nostro dominio coloniale.
A qualcuno risulta che altre potenze ex coloniali siano mai state oggetto di "richieste" simili, perdipiù soggiacendovi?
giovedì, marzo 02, 2006
Uno statista
«È uno schifo, è raccapricciante. Sono andati a stringersi mani grondanti di sangue».
Il segretario dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, commenta così la visita di Berlusconi negli Usa e il suo incontro con Bush.
Al si spera solo ex ministro della giustizia, è noto, piacciono le persone dalle mani nette: Ocalan, Baraldini...