Anche a Roma, non solo a Berlino
"Enrico Deaglio, direttore del settimanale Diario, autore del documentario «Uccidete la democrazia», è indagato dalla Procura di Roma per diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico.
Subito dopo avergli comunicato che assumeva la veste di indagato, Deaglio è stato informato dai magistrati che l'interrogatorio veniva sospeso e che prossimamente dovrá presentarsi in Procura accompagnato da un difensore.
A determinare l'assunzione della veste di indagato da parte di Deaglio è stata la convinzione dei magistrati, i quali hanno affermato che il meccanismo da lui descritto nel film, che non sará sequestrato, è il fatto che la tesi da lui sostenuta per parlare di eventuali brogli non regge perchè la proclamazione degli eletti in caso di elezioni viene proclamata dalla Cassazione solo attraverso materiale cartaceo, e non attraverso sistemi informatici."
A determinare l'assunzione della veste di indagato da parte di Deaglio è stata la convinzione dei magistrati, i quali hanno affermato che il meccanismo da lui descritto nel film, che non sará sequestrato, è il fatto che la tesi da lui sostenuta per parlare di eventuali brogli non regge perchè la proclamazione degli eletti in caso di elezioni viene proclamata dalla Cassazione solo attraverso materiale cartaceo, e non attraverso sistemi informatici."
(dal sito del Corriere della Sera)
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