martedì, febbraio 28, 2006
«Gli uomini continuavano a nascere e morire, come dappertutto, e come dappertutto impiegavano la maggior parte del tempo che intercorre tra le due date fondamentali e forse uniche della loro esistenza, per trafficare tra di loro e per infastidirsi a vicenda; ma questa attività è assolutamente normale, in ogni epoca, e non ha mai fatto notizia».
(Sebastiano Vassalli, Cuore di Pietra)
Il riflesso pavloviano della sinistra italiana
E' così riassumibile: Chi non vota per noi o è un cretino o è un delinquente.
Nonostante Luca Ricolfi, con l'encomiabile "Perché siamo antipatici? La sinistra e il complesso dei migliori", abbia recentemente analizzato il fenomeno, individuandone le quattro più comuni manifestazioni (il linguaggio codificato "io sì che la so lunga", il politicamente corretto "tu non devi parlare come vuoi", gli schemi secondari "tu non puoi capire" e la supponenza morale "noi parliamo alla parte migliore del paese"), ancora oggi Romano Prodi ha dichiarato a Bloomberg News che chi guarda troppa televisione vota per Berlusconi: "Se faccio delle analisi di correlazione fra i miei votanti e le ore passate davanti alla Tv io trovo un rapporto perfetto. Meno ore si passano davanti alla Tv, più votano per me. Più ore davanti alla tv, più votano per Berlusconi".
mercoledì, febbraio 22, 2006
Il martire è servito
David Irving, alla fine, è stato condannato a tre anni di carcere.
Avrà il tempo per completare la sua nuova opera, anch'essa revisionista, dal titolo provvisorio Austria Felix.
venerdì, febbraio 17, 2006
Pilastri della saggezza
"Comprendre et ne pas juger" (Comprendere e non giudicare).
Celebre motto di Georges Simenon (autore di più di 250 opere, equamente divise tra litterature alimentaire - Maigret - e litterature "dure").
Contributi alla Storia
Alla fine di Stefano Ricucci resterà con ogni probabilità solo questa formidabile battuta, che magari neppure è farina del suo sacco:
"C'è in giro qualcuno che vuole giocare a fare il frocio con il culo degli altri".
Ed ora parliamo di cose serie
Appare decisamente singolare il can-can sollevato dagli interisti dopo la sconfitta contro la Juventus di domenica.
Sebbene si esercitino alacremente da quasi vent'anni, sembra proprio che ancora non abbiano imparato a perdere.
Sebbene si esercitino alacremente da quasi vent'anni, sembra proprio che ancora non abbiano imparato a perdere.
'68
Ieri sera ho visto su Raitre uno dei pochi programmi validi ancora in circolazione, La Grande Storia di Nicola Caracciolo. La puntata era dedicata al '68 e si trattava di un affascinante affresco del periodo, furbescamente attento a titillare la nostalgia di chi in quel momento era giovane.
Però in chi come me all'epoca era un bambino e non ha poi vissuto nel mito del '68 (detesto i tipi alla Gianni Minà) il programma ha suscitato due curiose sensazioni:
- che il '68 è deflagrato in Francia perchè ivi regnava il più insopportabile trombone dell'intero mondo occidentale, l'allora 78enne De Gaulle;
- che alla fin fine il vero avvenimento epocale di quell'anno è stata l'elezione a Presidente degli U.S.A. del fino ad allora pluritrombato Nixon.
La campagna elettorale ci rende tutti più profondi (?)
La democrazia dovrebbe essere il luogo idealmente deputato alla prevalenza delle convinzioni sulle ambizioni.
Il mesto spettacolo che offre la campagna elettorale in corso rafforza al contrario la sensazione che, perlomeno in Italia, la democrazia sia il luogo dove le ambizioni prevalgono sulle convinzioni.
martedì, febbraio 07, 2006
Basso Impero
Ho sempre creduto che la libertà di espressione fosse uno dei pilastri delle democrazie liberali e dell'Occidente in genere. Da qualche tempo in qua mi viene difficile resistere alla sirena apocalittica, visto l'accumularsi di sintomi di fine della nostra civiltà. Come è possibile infatti mettere in discussione uno dei suoi principi basilari, auspicando addirittura la reintroduzione di una qualche forma di censura, al solo scopo di ingraziarsi i più fanatici tra gli integralisti islamici, corpo estraneo non solo rispetto all'Occidente, ma anche rispetto ad una cospicua parte dell'Islam stesso? Per quale motivo i pochi disposti a combattere l'oscurantismo vengono regolarmente tacciati di razzismo? Adelante, Europa, scusati per le vignette "sataniche", non interrompere i finanziamenti a favore di Hamas...