sabato, luglio 26, 2008
In vista delle ferie l'altro giorno ho comprato la famosa "chiavetta" per connettersi a Internet ovunque si sia.
E' un servizio in abbonamento che costa circa venti euro al mese.
Ad un certo punto la commessa mi chiede di scegliere la chiavetta mostrandomene due praticamente identiche: una anonima ed una marchiata Momo Design. La prima viene fornita gratuitamente, la seconda costa 39 euro.
Pare che quasi tutti pretendano la chiavetta griffata, anche durante la famosa quarta settimana.
Altro che Robin Tax!
Un mese fa il petrolio, se ben ricordo, arrivò a costare 144 dollari al barile e la benzina schizzò ad oltre un euro e mezzo al litro.
Adesso credo che il petrolio veleggi intorno ai 125 dollari al barile, ma ieri la benzina io l'ho pagata un euro e cinquantacinque al litro.
Penso che alla fine Lampard arriverà.
mercoledì, maggio 28, 2008
Operazione simpatia all'Inter
Non ritenendo Mancini sufficientemente cordiale, Moratti ha deciso di sostituirlo con l'affabile Mourinho.
lunedì, febbraio 25, 2008
venerdì, febbraio 15, 2008
Una simpatica rimpatriata
E' stato commovente per San Valentino vedere sfilare un gran numero di donne, nessuna ancora in età fertile, che, dopo quasi trent'anni, hanno trovato una ragione per rispolverare gli antichi slogan e sentirsi ancora, credo inaspettatamente, vitali.
Ritengo che nel loro intimo provino tutte una sentimento di riconoscenza nei confronti di Giuliano Ferrara, il loro (inconsapevole?) copywriter.
Alla prova dei fatti i milanesi dimostrano di essere civili
Sembrava un predestinato.
Veneto, ma con targa svizzera.
Guidava un Cayenne per il centro di Milano come le Waffen-SS guidavano i loro Panzer per le strade di Varsavia nel 1940.
Ha provocato una strage.
Eppure nessuno ha tentato di linciarlo.
P.S.:
Io, che sono un po' meno civile della media, vorrei che, vista la sostanziale inutilità del procedimento penale (non si va in galera per omicidio colposo), alle calcagna del nostro eroe venisse scatenata la Guardia di Finanza.
giovedì, gennaio 10, 2008
Critiche ingenerose
A proposito dell'emergenza rifiuti a Napoli, non mi sembra giusto accusare la Russo Jervolino di insensibilità sulle problematiche connesse alla qualità dell'aria: non bisogna infatti dimenticare che, per risolvere una volta per tutte il problema, ha recentemente vietato il fumo nei parchi cittadini.
giovedì, gennaio 03, 2008
Analfabetismo di ritorno
Ad oltre un anno dall'annuncio Franca Rame non è ancora riuscita a scrivere la lettera di dimissioni dal Senato.
martedì, maggio 08, 2007
Ripercussioni in Italia dell'elezione di Sarkozy
"Ma per noi la faccenda è un po’ più grave. E cioè. Dato che per nessuno dev’essere piacevole cadere dalla padella nella brace. Dato che la meravigliosa Ségolène ha perso e quella bestia di Sarkozy ha davvero vinto. Dato che prima o poi si terranno delle elezioni anche in Italia. E dato che non si è mai tenuta un’elezione nell’ultimo decennio senza che Umberto Eco minacciasse: “Se vince Berlusconi emigro in Francia”, adesso dove cazzo andrà?"
(Andrea Marcenaro per Il Foglio)
mercoledì, marzo 21, 2007
mercoledì, marzo 14, 2007
Controindicazioni ed effetti collaterali
In alcuni pazienti particolarmente sensibili è stato notato che, in rari casi, lo sputtanamento può provocare fastidiose coliche addominali.
E' invece da escludere che lo sputtanamento possa provocare, come in un primo tempo ipotizzato, dimissioni.
giovedì, febbraio 22, 2007
mercoledì, febbraio 21, 2007
lunedì, febbraio 19, 2007
giovedì, febbraio 15, 2007
Oggi è veramente in forma
Oliviero "Mani Nette" Diliberto, senza neanche riprendere fiato, se la prende pure con Roberto Benigni:
"Con 'La vita è bella' Benigni ha realizzato un falso storico con lo scopo di compiacere gli americani e poter così mettere le mani sull´Oscar. Nel film chi è che libera Auschwitz? Gli americani. Ma è un falso clamoroso. Viene cambiata la storia affinché il film possa essere venduto in America e, come è stato, vincere l´Oscar".
Per poi proseguire, ammonitorio: "I fatti della storia vanno raccontati per quello che sono stati, senza alterare od occultare alcunché. Invece Benigni fa liberare gli ebrei dagli americani e non dall´Armata rossa come avvenne invece nella realtà".
Replica lapidario Benigni: "Chi gli ha detto che era Auschwitz?"
Una donna da primato
Giovanna Melandri, che è riuscita nell'epica impresa di far fare a Flavio Briatore la figura del gran signore.
In effetti da qualche tempo taceva
Oliviero "Mani Nette" Diliberto ha così risposto a chi gli chiedeva il perchè del suo presenzialismo televisivo: «Perché plasticamente bisogna far vedere che Berlusconi ci fa schifo».
Plasticamente.
martedì, febbraio 13, 2007
Una testimonianza utile a chi, ancora oggi, fa dell'antifascismo militante la sua bandiera
"Mussolini fu, in fondo, un 'illusionista illuso', il despota egotista che per essere accettato dai 'padroni del vapore' - un capitalismo d'avventura e gli interessi dinastici di un Re d'Italia che non amava gli italiani - pagava il dazio di dover ridurre ad una continua trovata il vuoto ideale e programmatico della dittatura. Giacché era perfettamente consapevole che il regime, dalla marcia su Roma al 25 luglio 1943, altro non era stato che una sua personale invenzione. Un happening nazionale, ripetuto tutti i giorni, con escogitazioni sempre più faticose e barocche per 7.600 giorni di seguito."
Gian Carlo Fusco
mercoledì, febbraio 07, 2007
Un fatterello illuminante sull'ipocrisia dei politicamente corretti
Nello smentire con sdegno il boato che la diceva ospite di Briatore a Malindi per Capodanno, Giovanna Melandri ha tenuto a precisare che è vero, lei va in Kenia, ma non certamente nell'impresentabile Malindi di martelliana memoria, bensì a venti chilometri di distanza, nella più oscura Watamu a casa di Roberto Vecchioni (cantautore dal pedigree ineccepibile - famose le feste organizzate a Milano dalla figlia) a fare, absit iniuria verbis, la "turista consapevole" che dà una mano a iniziative di cooperazione e di sostegno a progetti di sviluppo.
Sono ora state rese pubbliche le fotografie dell'eroina del turismo consapevole intenta a cooperare allo sviluppo dello sfortunato paese africano ballando l'hully gully in compagnia di alcuni noti filantropi, quali Flavio Briatore, Adriano Galliani e Simona Ventura.
Credo che a questo punto, Irene Pivetti permettendo, meriti di essere inserita nella raccolta di figurine dei VIP di Lele Mora.
martedì, febbraio 06, 2007
Forte con i deboli, debole con i forti
Già da qualche tempo le pur condivisibili campagne di Striscia la Notizia contro i piccoli truffatori (obiettivo massimo Vanna Marchi) mi procurava un senso di disagio che, al di là dell'effetto "gogna mediatica", non riuscivo a razionalizzare.
L'altra sera, al termine della puntata, una voce fuori campo ha annunciato: "Questo programma vi è stato offerto dall'A.N.I.A.".
Per quanto mi riguarda ora è tutto chiaro.
mercoledì, gennaio 24, 2007
Il ruolo della stampa nella società post-moderna
"Del giornale leggo sempre i necrologi e i cinema. Se è morto qualcuno che conosco, vado al funerale. Se no vado al cinema".
Walter Valdi
Facce di Bronzo
Piero Badaloni, presidente della Regione Lazio per l'Ulivo nel 1995, oggi tuona sul Tempo: "Via i partiti dalla RAI!".
Qualcuno, perfidamente, si è chiesto se l'originale dichiarazione è stata preventivamente concordata con Prodi.
giovedì, gennaio 18, 2007
mercoledì, gennaio 17, 2007
mercoledì, novembre 29, 2006
In attesa del Tapiro
"Ho un po' trascurato il ruolo della Cassazione"
(Enrico Deaglio al Corriere della Sera)
(Enrico Deaglio al Corriere della Sera)
Cala, Trinchetto!
L'impareggiabile Oliviero "Mani Nette" Diliberto va in televisione da Crozza per dichiarare che, la notte del 10 aprile, l'Italia è stata vittima di un tentativo di golpe.
martedì, novembre 28, 2006
Anche a Roma, non solo a Berlino
"Enrico Deaglio, direttore del settimanale Diario, autore del documentario «Uccidete la democrazia», è indagato dalla Procura di Roma per diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico.
Subito dopo avergli comunicato che assumeva la veste di indagato, Deaglio è stato informato dai magistrati che l'interrogatorio veniva sospeso e che prossimamente dovrá presentarsi in Procura accompagnato da un difensore.
A determinare l'assunzione della veste di indagato da parte di Deaglio è stata la convinzione dei magistrati, i quali hanno affermato che il meccanismo da lui descritto nel film, che non sará sequestrato, è il fatto che la tesi da lui sostenuta per parlare di eventuali brogli non regge perchè la proclamazione degli eletti in caso di elezioni viene proclamata dalla Cassazione solo attraverso materiale cartaceo, e non attraverso sistemi informatici."
A determinare l'assunzione della veste di indagato da parte di Deaglio è stata la convinzione dei magistrati, i quali hanno affermato che il meccanismo da lui descritto nel film, che non sará sequestrato, è il fatto che la tesi da lui sostenuta per parlare di eventuali brogli non regge perchè la proclamazione degli eletti in caso di elezioni viene proclamata dalla Cassazione solo attraverso materiale cartaceo, e non attraverso sistemi informatici."
(dal sito del Corriere della Sera)
venerdì, novembre 24, 2006
Ultima Ora
Addirittura Bertinotti scarica Deaglio:
"E’ una polemica che c’è già stata, è stata esaminata e mi pare abbia già avuto una risposta. Siccome in ogni caso i risultati sono acquisiti, la legittimità è pienamente garantita.
Il lavoro fatto dagli uffici è apparso a chiunque di estrema garanzia, meticolosissimo e serissimo. Escludo che le prove che vengono sollevate possano avere influenza sul risultato elettorale."
(Dichiarazione apparsa pochi minuti or sono sul sito del Corriere della Sera)
E la Procura di Roma indaga...
Siamo giunti a questo: Enrico Deaglio, già Lotta Continua, esponente degli Indignati in Servizio Effettivo Permanente che fanno capo alla tricoteuse Paolo Flores D’Arcais, direttore del non vendutissimo Diario, realizza – verosimilmente allo scopo di rilanciare le sorti editoriali della testata da lui diretta – un documentario à la Michael Moore in cui, lui stesso lo dichiara, ipotizza un tentativo di broglio elettorale perpetrato dal solito Berlusconi in occasione delle ultime politiche mediante (sempre in via ipotetica) l’utilizzo di un software capace di trasformare (si badi bene solo virtualmente e non anche materialmente) le schede bianche in altrettanti voti a favore del Polo, software che parrebbe essere già stato utilizzato con successo dal solito Bush in occasione delle ultime presidenziali USA. Il tentativo sarebbe poi fallito a causa della resipiscenza in extremis del Ministro dell’Interno Pisanu il quale, democristianamente, avrebbe “fiutato” l’odore di cadavere emanante dal Premier uscente (Deaglio dixit).
Prove: nessuna, solo sospetti corroborati dall’esiguo numero di schede bianche rispetto alle precedenti elezioni e la singolare uniformità della loro distribuzione sul territorio nazionale.
Se si considera che i presunti autori del broglio hanno perso la Camera per soli 24.000 voti ed hanno poi chiesto a gran voce il riconteggio delle schede (da effettuare fisicamente sulle schede e non sui dati immessi nei terminali del Ministero dell’Interno), tutto ciò non può che apparire grottesco ed essere bonariamente considerato per quello che è: un’astuta operazione di marketing destinata a titillare i peggiori istinti dei molti che mai saranno sazi del sangue del Cavaliere di Arcore.
E’ appena il caso poi di stigmatizzare la moda della docu-fiction lanciata da Michael Moore, che per sua intrinseca natura consente le più ardite manipolazioni della verità ad uso e consumo dei gonzi e dei mai scomparsi (basta vedere le recenti polemiche su Pansa) trinariciuti: se l’attendibilità del tronfio regista americano è quella che è, figuratevi quella dei suoi cloni all’amatriciana.
Prove: nessuna, solo sospetti corroborati dall’esiguo numero di schede bianche rispetto alle precedenti elezioni e la singolare uniformità della loro distribuzione sul territorio nazionale.
Se si considera che i presunti autori del broglio hanno perso la Camera per soli 24.000 voti ed hanno poi chiesto a gran voce il riconteggio delle schede (da effettuare fisicamente sulle schede e non sui dati immessi nei terminali del Ministero dell’Interno), tutto ciò non può che apparire grottesco ed essere bonariamente considerato per quello che è: un’astuta operazione di marketing destinata a titillare i peggiori istinti dei molti che mai saranno sazi del sangue del Cavaliere di Arcore.
E’ appena il caso poi di stigmatizzare la moda della docu-fiction lanciata da Michael Moore, che per sua intrinseca natura consente le più ardite manipolazioni della verità ad uso e consumo dei gonzi e dei mai scomparsi (basta vedere le recenti polemiche su Pansa) trinariciuti: se l’attendibilità del tronfio regista americano è quella che è, figuratevi quella dei suoi cloni all’amatriciana.
martedì, novembre 21, 2006
Nostalgie
I giapponesi hanno dichiarato di avere oramai diritto all'atomica.
In fondo sono passati più di sessant'anni...
(Il presente post partecipa con ottime chances all'attuale edizione dell'Oscar per il cattivo gusto)
In fondo sono passati più di sessant'anni...
(Il presente post partecipa con ottime chances all'attuale edizione dell'Oscar per il cattivo gusto)
lunedì, novembre 20, 2006
La migliore della settimana
Cattiva stampa in Francia per il libro di Materazzi.
È stato boicottato dalle maggiori testate.
(Luca Bottura per il "Corriere della Sera")
È stato boicottato dalle maggiori testate.
(Luca Bottura per il "Corriere della Sera")
Uno le cui mani non grondano sangue
Oliviero Diliberto sfila a Roma al ritmo di "L'unico tricolore da guardare è quello steso sulle vostre bare".
mercoledì, novembre 15, 2006
Sull'attendibilità dei riconoscimenti ufficiali
A parte, ovviamente, Dario Fo, qualcuno si ricorda i nomi dei vincitori del Nobel della letteratura negli ultimi dieci anni?
Non Mario Vargas Llosa, tanto per fare un nome.
Figuriamoci i nostri premi letterari, ad esempio lo Strega, che quest'anno si è addirittura sdoppiato: quello ordinario lo hanno dato al famiglio di Veltroni, Sandro Veronesi (secondo il quale, in barba a Copernico, il mondo si mette improvvisamente a ruotare attorno ad un rampantino che, d'emblée, molla il lavoro per piazzarsi tutto il giorno davanti alla scuola della figlia), e quello straordinario alla Costituzione, consegnandolo - per ovvia proprietà transitiva - ad Oscar Luigi Scalfaro.
martedì, novembre 07, 2006
lunedì, novembre 06, 2006
Si sono rimangiati l'unica buona idea: la tassa sui SUV
Abbiamo volutamente lasciato che le acque si calmassero. Volevamo riflettere con serenità. Cosi è stato, dunque non c'è traccia di emotività o di superficialità nella nostra presa di posizione. Il punto è questo: siamo favorevoli alla pena di morte. Non generalizzata, intendiamoci. Però la signora bionda e altera con la pelliccia di leopardo e il barboncino bianco seduta sulla jeep Cherokee Limited T.D. 4x4 verde targata MI 7M0644 che tutti i giorni tra le 12.30 e le 13 parcheggia in seconda fila in viale Majno a Milano davanti all'Istituto Orsoline San Carlo, costringendo chiunque passi di lì ad almeno cinque minuti di coda supplementare e gratuita (sei giorni la settimana per dieci mesi all'anno, da settembre a giugno), ebbene lei deve morire. Non abbiamo niente contro questa signora, non sappiamo neppure come si chiami (noi del giro che abbiamo la fortuna di passare ogni giorno tra le 12.30 e le 13 in viale Majno la chiamiamo simpaticamente " il Puttanone ", ma dubitiamo sia il suo vero nome) dunque non si tratta di un fatto personale. Tuttavia deve morire. Deve morire e basta. Riflettendoci meglio e per non essere fraintesi, non vogliamo dire che noi auguriamo la morte alla bionda e altera signora. Noi, più semplicemente, vorremmo procurargliela, passandole sopra con la sua invereconda Cherokee Limited T.D. 4x4, per poi infilare pure la marcia indietro, perché nello specchietto ci sembrava che il barboncino bianco desse ancora segni di vita. Questo nonostante il nostro amore per gli animali che è enorme. Ma a quei livelli anche le bestie non possono essere completamente innocenti. Che poi: se al suono della campanella dalle Orsoline uscissero dodici bambini biondi e festanti e prendessero posto sul Cherokee, baciando la madre e prendendo a calci in culo il barboncino (se non lo avete visto mica potete capire), allora pazienza, si potrebbe chiudere un occhio: una jeep per tredici persone e un cane è quasi un risparmio in termini di spazio. Il fatto è, ma lo immaginate già, che sulla Cherokee 4x4 sale una pischella bionda di 18/20 chili che, ci si consenta il termine, occupa sì e no il posto di una scorreggetta. Oltre tutto, non per fare i seguaci del Lombroso, ma, a giudicare dall'espressione, la piccola ebete per finire il liceo di anni ce ne mette sette, non cinque come tutti i cristiani, con tutto quel che segue in termini di code. Per la verità questa minuscola figlia del Puttanone (ma, l'abbiamo detto, non siamo sicuri sia il suo vero nome) ci sta procurando delle lacerazioni. Al nostro interno il dibattito è serrato: bisogna giustiziare anche lei o no? Il Fronte del "Sì" non accetta mediazioni: basta chiudere gli occhi per vedersela fra vent'anni parcheggiata in viale Majno in seconda fila con un lussuoso, enorme Camion T.D. che aspetta un bambino biondo, il piccolissimo figlio della figlia di un grandissimo Puttanone (chiamiamola così e non se ne parli più). Meglio dunque non correre rischi. Il Fronte del "No" invece cerca di prendere tempo: non si elimina una creatura per un sospetto. E poi, per dirla tutta, forse qualche attenuante ce l'ha anche la signora bionda e altera. Magari abita in campagna e la Jeep per lei è una necessità. Un beatissimo cazzo: il Puttanone abita in via Maggiolini 1, esattamente 480 metri appena dall'Istituto Orsoline San Carlo di viale Majno. L'abbiamo seguita e di madonne non ce ne sono. Per questo devono morire tutti: madre, figlia, nipoti, cane, marito e amante (una che si chiama così volete che non ce l'abbia?). Adesso scusate ma dobbiamo andare: è giovedì, sono le 12.47, siamo in viale Majno e stiamo per districarci. Un ultimo sforzo, la freccia a sinistra, un'occhiata se quello dietro ci fa inserire, una frenatina perché l'idraulico sulla R4 rossa che ci sta davanti si sporge verso la signora bionda e altera per urlarle: "Spostati Troione!" (l'idraulico è la prima volta, che passa di qui: non la conosce ancora per nome) e poi via a consegnare il pezzo a favore della pena di morte. Pezzo che probabilmente domani, rileggendolo, ci vergogneremo di avere scritto, quindi i garantisti possono pure fare a meno di inviarci una copia di Dei delitti e delle pene. E poi, diciamocelo francamente, ai tempi del Beccaria mica c'erano le Cherokee Limited T.D. 4x4.
(La Saga del Puttanone di Gino & Michele, 1991)
venerdì, novembre 03, 2006
Rinasce la satira italiana orfana di Berlusconi
Ecco il nuovo sistema di tassazione inventato da Visco, geniale nella sua semplicità:
a) Quanto guadagni?
b) Mandaceli.
Questa notte ho sognato Visco vestito da principe azzurro.
Veniva su uno splendido destriero bianco e mi portava via.
Tutto.
La Bindi e la Turco sono talmente brutte che se si siedono davanti a un computer scatta automaticamente l'antivirus.
Seguire attentamente le istruzioni:
1) Create un file qualsiasi
2) Chiamatelo «Prodi»
3) Buttatelo nel cestino
4) Cliccate su «Svuota il cestino». Comparirà la schermata di conferma eliminazione file, che chiede: «Eliminare definitivamente Prodi?»
5) Adesso potete rispondere «Sì».
Non serve a niente, ma aiuta a iniziare bene la giornata.
Ho cominciato a dubitare del Comunismo quando ho visto che i giapponesi non lo fotografavano.
Che differenza passa tra Cristianesimo e Comunismo? Il primo predica la povertà, il secondo la realizza.
(dal libro "Mortadella Show" di Mario Precario)
giovedì, settembre 28, 2006
venerdì, settembre 22, 2006
La banda degli onesti
Da La Stampa di oggi, articolo a pag. 5 di Paolo Colonnello:
"Certo, in questo gioco di specchi, dove s’intrecciano vicende di ogni tipo fino a confondere le acque, ci sono casi evidenti, come il dossier sull’arbitro De Santis o quello sul giocatore Bobo Vieri che vengono probabilmente commissionati dall’Inter, visto che la ricevuta di un pagamento intestata a “F.C. Internazionale Milano”, è stata ritrovata dagli inquirenti presso la sede inglese della Worldwide Consultant Security, una delle scatole vuote estere messe in piedi da Emanuele Cipriani per ricevere con discrezione il denaro dai suoi importanti clienti."
"Certo, in questo gioco di specchi, dove s’intrecciano vicende di ogni tipo fino a confondere le acque, ci sono casi evidenti, come il dossier sull’arbitro De Santis o quello sul giocatore Bobo Vieri che vengono probabilmente commissionati dall’Inter, visto che la ricevuta di un pagamento intestata a “F.C. Internazionale Milano”, è stata ritrovata dagli inquirenti presso la sede inglese della Worldwide Consultant Security, una delle scatole vuote estere messe in piedi da Emanuele Cipriani per ricevere con discrezione il denaro dai suoi importanti clienti."
lunedì, settembre 18, 2006
Non dimenticatevi di questa donna, tende a candidarsi
"Suppongo che tutti, anche i suoi critici più feroci, osserveranno il canonico minuto di silenzio, si spremeranno le meningi per trovare qualcosa di carino da dire su questa vecchia, finalmente schiattata dopo un lustro di sofferenze inflitte alla comunità musulmana ed alla comunità nera.Verranno scritti chilometri di coccodrilli che tenteranno di minimizzare l’odio e ricordare la mediocre scrittrice, nota soprattutto per la promiscuità nella quale indulgeva con i suoi intervistati. Quando ancora se la poteva permettere. Ma siccome il coccodrillo era lei, e tra i più feroci, per me che tifavo “tumore” è una gran bella giornata.
A chi mi ha odiato fino all’ultimo respiro - come nera, comunista, musulmana e somala -, a chi ha insegnato ad altri l’odio per la gente come noi per via della nostra religione, del nostro colore, della nostra fede politica e la nostra origine nazionale, posso solo augurare una crudele strada in discesa e un eternità di fiamme e dolore. Stikazzi."
Dacia Valent per www.verbavalent.com
giovedì, settembre 14, 2006
Lettera a Severgnini
Pur accecato dal mio tifo per il Milan e nella convinzione che i cd. illeciti attribuiti alla mia squadra del cuore si sostanzino in fatti di cui tutte le squadre italiane si sono parimenti rese responsabili, di fronte all’assegnazione dello scudetto a tavolino all’onesta Inter ho avuto una reazione ambivalente: da un lato la cosa mi ha scandalizzato (l’anno scorso l’Inter non avrebbe vinto lo scudetto neanche se gli altri avessero giocato con le mani legate dietro la schiena), dall’altra mi ha quasi divertito (in effetti sono fatti l’uno per l’altra: uno scudetto virtuale per una squadra virtuale).
Alla fine, visto che anche gli interisti hanno di norma ammesso che lo scudetto avrebbe dovuto in qualche maniera essere legittimato sul campo nel corso della stagione appena iniziata, ho deciso di sedermi sulla riva del fiume in attesa e, se il buongiorno si vede dal mattino, l’esito del primo turno di Coppa dei Campioni (si chiama così) lascia intravedere scenari da sogno…
Alla fine, visto che anche gli interisti hanno di norma ammesso che lo scudetto avrebbe dovuto in qualche maniera essere legittimato sul campo nel corso della stagione appena iniziata, ho deciso di sedermi sulla riva del fiume in attesa e, se il buongiorno si vede dal mattino, l’esito del primo turno di Coppa dei Campioni (si chiama così) lascia intravedere scenari da sogno…
venerdì, luglio 28, 2006
giovedì, luglio 27, 2006
giovedì, luglio 20, 2006
lunedì, luglio 17, 2006
Sono comunque convinto dell'esistenza di una giustizia divina
In forza della quale gli sciacalli dell'Inter perfezioneranno nel prossimo campionato il loro capolavoro: non vincere, nonostante tutto, lo scudetto; forse addirittura a favore del Milan che, dopo tutto, negli ultimi anni è arrivato più volte in fondo con oltre 15 punti di vantaggio sull'onesta Ambrosiana.
Il giorno dello sciacallo
Massimo Moratti ha spiegato all'Ansa che "l'assegnazione dello scudetto è fondamentale per una distinzione netta tra chi ha rispettato e rispetta le regole e chi, secondo quanto emerso, non le ha rispettate".
Questo a seguito di un procedimento basato su intercettazioni telefoniche tecnicamente gestite da Tronchetti Provera ed ad un mese circa dal patteggiamento di Oriali e Recoba per l'affaire passaporti falsi.
mercoledì, luglio 12, 2006
Come l'educazione ricevuta forgia il carattere di un uomo
«Non provo altro che disprezzo per Materazzi e se le cose che ha detto sono vere, allora voglio i suoi genitali su un piatto». Così in un'intervista al quotidiano inglese "The Mirror" Malika Zidane, mamma di Zinedine.
La donna ha detto di volere la castrazione di Marco Materazzi per averla definita una «prostituta terrorista» nello scambio di parole cui poi è seguita la testata del capitano francese all'azzurro. «Sono totalmente disgustata da ciò che ho sentito - si legge sul quotidiano inglese - prego mio figlio di difendere l'onore della famiglia. Tutta la nostra famiglia è profondamente dispiaciuta che la carriera di Zinedine potrebbe finire con un cartellino rosso ma almeno gli resta l'onore. Alcune cose sono più grandi del calcio».
martedì, luglio 11, 2006
lunedì, luglio 10, 2006
La Storia si manifesta prima come tragedia e poi si ripete come farsa
Stadio Olimpico di Berlino, 1936: Adolf Hitler abbandona precipitosamente lo stadio per non essere costretto a premiare Jesse Owens.
Stadio Olimpico di Berlino, 2006: Joseph Blatter abbandona precipitosamente lo stadio per non essere costretto a premiare la nazionale italiana di calcio.
Notte insonne a Milano
Per trovare un po' di requie ho dovuto prendere una camera sugli Champs Elysées.
giovedì, luglio 06, 2006
Splendeur et misères des courtisanes
Marzo 2006: Diego Della Valle attacca Berlusconi all'assemblea vicentina di Confindustria e viene immediatamente assurto a simbolo della cd. - ma inesistente - imprenditoria riformista, progressista, attenta alle istanze sociali, in una parola "per bene".
Luglio 2006: Diego Della Valle attacca Guido Rossi durante il preteso processo al calcio e questi replica gelidamente: "Raglio d'asino non sale in cielo".
mercoledì, luglio 05, 2006
La stampa tedesca incita a maramaldeggiare
Prendere un goal all'ultimo minuto dei supplementari ed uscire così dal mondiale di casa è avvilente.
Non c'è niente di peggio.
O forse sì: prenderne due.
martedì, luglio 04, 2006
Sepolcri imbiancati
Fa piacere leggere cose del genere proprio su Repubblica:
"Ora persino coloro che schierarono giocatori con il passaporto falso, e dunque commisero illeciti sportivi e morali gravissimi, si sentono vergini frodate".
Una tradizione immarcescibile
Il rigore che ha condannato l'Argentina ad un mesto ritorno a casa è stato sbagliato dall'interista Cambiasso.
L'unico paragone che mi viene in mente è La Settimana Enigmistica, immutata nei decenni.
venerdì, giugno 30, 2006
Manteniamo le proporzioni
Trovo stupefacente l'atteggiamento di chi stigmatizza le recenti gesta di Vittorio Emanuele rammaricandosi per il fango che gettano sull'istituzione da lui rappresentata.
Costoro sembrano non ricordarsi che il nostro ha definitivamente squalificato il casato non in occasione delle attuali intemerate, bensì a Cavallo nell'agosto 1978: a confronto di quello che accadde allora ciò che sta emergendo adesso è una vera e propria bazzecola.
lunedì, giugno 26, 2006
Pensavo di astenermi
Poi si sono inventati un Premio Strega straordinario per la Costituzione, premio materialmente consegnato ad Oscar Luigi Scalfaro.
Non ci sono stato.
venerdì, giugno 23, 2006
Inversione di tendenza
Allo scopo di dare al paese un segnale forte dopo gli scandali a sfondo sessuale che hanno recentemente investito la televisione pubblica, è stato nominato quale Direttore Generale della RAI Claudio Cappon.
Bonjour finesse
“E' meglio trombarsi una valletta piuttosto che assaltare una banca”
(Roberto Calderoli a proposito di quella parte della sinistra che ostenta indignazione per i recenti fatti RAI)
lunedì, giugno 12, 2006
Quel dolce tintinnio di manette d'antan
Francesco Saverio Borrelli lamenta la mancanza di pentiti nell'indagine sul calcio che sta conducendo.
Urge introdurre l'arresto preventivo anche nella giustizia sportiva.
Urge introdurre l'arresto preventivo anche nella giustizia sportiva.
venerdì, giugno 09, 2006
Le ultime parole di Al Zarqawi
"Vi faccio vedere come muore uno stronzo"
(vista su http://lexiamberson.blogspot.com/)
Enzo Biagi: una lezione di giornalismo
Andrea Jarach è un ebreo milanese, editore e presidente dell’associazione amici di Yad Vashem, la più importante istituzione mondiale per la memoria della Shoah, che ha avuto il torto di candidarsi alle recenti amministrative nella Lista Moratti.
Ciò ha provocato le ire del solito Enzo Biagi che, in un articolo su L'Espresso talmente pieno di imprecisioni da legittimare il sospetto che non conoscesse Jarach e che non abbia avvertito la necessità di documentarsi, lo tratta da infame per essersi 'oggettivamente' alleato coi neofascisti anche se "avrà di sicuro nei cassetti foto di parenti uccisi ad Auschwitz, Dachau, Buchenwald o Mauthausen".
Biagi termina la sua poco commendevole fatica paragonando l'ebreo cattivo Jarach all'ebreo buono Moni Ovadia, ovviamente schierato con Ferrante, e a Matthias Göring che, per espiare le colpe dello zio Hermann, vuole convertirsi all'ebraismo e trasferirsi a Gerusalemme.
Jarach ha querelato Biagi e L'Espresso per diffamazione.
Per quanto mi riguarda oramai Biagi, le poche volte che cerca di scrivere qualcosa di diverso dalla riproposizione periodica delle sue note dieci frasi ad effetto (come quella, che avrò letto cento volte, in cui afferma che un paese che chiama la stessa cosa uccello al nord e pesce al sud non potrà mai essere unito), la fa sistematicamente fuori dal vaso e solo l'astio che nutre nei confronti dei pochi che non l'hanno blandito quotidianamente (Berlusconi in primis) lo mantiene sulla breccia.
Modeste consolazioni
La trombatura di Lidia Menapace alla presidenza della Commissione Difesa del Senato, inattesa prova di sapienza tattica da parte dell'opposizione.
La Menapace, che già esternava da presidente, aveva il giorno prima rilasciato delle dichiarazioni deliranti al Corriere della Sera, sciorinando il più bieco armamentario vetero-pacifista-comunista del caso (sciogliere le Frecce Tricolori "che inquinano", sciogliere la Nato, chiudere le basi Nato in Italia perchè ledono la nostra integrità territoriale, via dall'Iraq subito, dall'Afghanistan quanto prima et similia) ed è stato bello veder punita tanta tracotanza.
Senza tener in conto alcuno l'assoluta incompatibilità tra la sua storia personale ed il ruolo per cui era stata designata, la maggioranza l'aveva scelta per puri motivi anagrafici: per regolamento in caso di pareggio tra due candidati (ipotesi quasi certa, essendo i componenti della Commissione equamente ripartiti tra maggioranza ed opposizione) viene eletto il più anziano e quindi l'ottantaduenne Menapace; invece è finita 13 a 11 per il dipietrista (già di FI) De Gregorio, eletto con i 12 voti dell'opposizione più il suo: un piccolo capolavoro.
Non temo che l'episodio abbia conseguenze negative per la maggioranza, temo piuttosto che non ne abbia (a parte i soliti latrati alla luna).
Stare sulla notizia
"I comunisti dell’Unione sono folklore? Ah sì, quella frase di Berlusconi..."
Francesco Caruso
L'armonizzatore
"Siamo italiani, ma mi sembra che da voi il tutto proceda con molta più fatica. Noi abbiamo solo più folklore, Rifondazione Comunista, i Comunisti Italiani. Ma a confronto di Lafontaine, è qualcosa di abbastanza innocuo."
Romano Prodi intervistato dal settimanale tedesco Die Zeit
giovedì, giugno 08, 2006
Cosa vuol dire essere fuori dalla mischia
"Non voglio parlare di Juventus perchè Fiat è soltanto uno degli sponsor, come altre grandi aziende.
Se non fosse intervenuta la magistratura, non sarebbe successo niente. È paradossale, molto grave. Un ricambio totale della classe dirigente sarà utile."
Luca Cordero di Montezemolo
Una vecchia barzelletta su Ronaldo interista
La Madonna chiede a Ronaldo di esprimere un desiderio. All'invito il giocatore risponde chiedendo la costruzione di un'autostrada da Milano al Brasile. La Madonna gli risponde che è un desiderio troppo difficile da esaudire, invitandolo a pensare a qualcos'altro. Allora Ronaldo dice che gli piacerebbe giocare una partita contro la Juventus con arbitri imparziali. "Ronaldo, quante corsie dovrebbe avere l'autostrada per il Brasile?" la risposta della Madonna.
giovedì, maggio 25, 2006
Patti di sindacato
Com'è che il Corriere della Sera spara un titolone in prima pagina sulle intercettazioni del Milan (si tratta di quelle da tempo note di Meani) mentre sull'argomento Repubblica - sì Repubblica, non Il Giornale - e gli altri quotidiani tacciono?
mercoledì, maggio 24, 2006
L'aria che tira: cornuti e mazziati
Ma come: abbiamo la prova che gli ultimi due scudetti sono stati scippati dalla Juve al Milan e Bocca si permette di scrivere questo?
"La borghesia miliardaria dei padroni lo sa benissimo, incoraggia l'arroganza dei cortigiani, si diverte al cinismo di un Moggi, ha molta considerazione per l'affarismo di Giraudo, ora immobiliarista al Sestriere, ora progettista di uno stadio supermarket a Torino, grande amico dei dirigenti del Milan, stimato da Berlusconi. Quanti di questi dirigenti hanno votato Forza Italia? Quasi tutti immagino: il loro ideale è un sistema in cui la tradizione sabauda dei gentiluomini torinesi 'falsi e cortesi' si mescola al populismo cafone dei milanisti dei supermarket e della televisione, con qualche sentore di mafia".
Il numero impressionante di ultraottantenni rancorosi che ancora conta in questo disgraziato paese dimostra che l'astio funziona meglio del Gerovital.
Il nuovo organigramma della F.I.G.C.
Sulla Stampa di oggi, ironizzando sulla scelta di Guido Rossi come Commissario Straordinario della F.I.G.C. (definita "Federazione Italiana Gerontocrati Comunisti") e di Francesco Saverio Borrelli come capo dell'Ufficio Indagini, Massimo Granellini ipotizza il nuovo organigramma della F.I.G.C., "concordato con l'U.I.B., Ufficio Incubi Berlusconiani":
- Rita Levi Montalcini alla Procura Antidoping ("Con sprezzo del pericolo esaminerà le urine di Adriano Galliani per completare i suoi studi sulle forme di vita più misteriose");
- Paolo Flores d'Arcais all'Associazione Italiana Arbitri ("Ogni direttore di gara dovrà dimostrare di aver sempre mantenuto una condotta integerrima: mai parcheggiato in doppia fila, mai viaggiato in autobus senza biglietto, mai assegnato un rigore a Pippo Inzaghi");
- Oscar Luigi Scalfaro alla Lega Calcio ("Suggerirà a Galliani di dimettersi dalla presidenza, garantendogli immediate elezioni. Poi lo sostituirà con Della Valle");
- Giorgio Bocca direttore della Gazzetta dello Sport ("Nel primo editoriale ordinerà al Milan di uscire da San Siro a mani alzate, rivelando come la squadra di Berlusconi sia segretamente iscritta da anni a un campionato battente bandiera panamense");
- Enzo Biagi al Processo del Lunedì, con Mario Monicelli ed Ettore Scola al Moviolone;
- Renzo "Stalin" Ulivieri C.T. della Nazionale ("Per evitare spiacevoli confusioni con la politica, gli Azzurri indosseranno le vecchie magliette rosse dell’Urss. Al posto dello sponsor, uno slogan caro a tutti gli amanti del calcio difensivista all’italiana: resistere resistere resistere").
Se non avessimo visto, anche in tempi recentissimi, la realtà superare la fantasia, verrebbe da sorridere.
martedì, maggio 23, 2006
Cattivi pensieri
E se Berlusconi avesse deciso di sacrificare il Milan per dimostrare, un volta di più, di essere un perseguitato?
Le prime, provocatorie, reazioni del suo entourage alla nomina di Borrelli (Pecorella: "Se farà al calcio italiano quello che ha fatto alla politica, sarà la fine del calcio") fanno sorgere il dubbio.
Dal sito di Repubblica
"Io sono della Roma, se fossi del Milan sarei preoccupato". E' la battuta con la quale il deputato di An Maurizio Gasparri commenta la notizia della nomina di Francesco Saverio Borrelli a capo della commissione di inchiesta. "E' una scelta che colpisce - sostiene Gasparri - ma qui non va in pensione nessuno? D'Ambrosio al Senato, Borrelli alla Figc... gli ex della procura di Milano trascurano i nipotini".
Ritorno al futuro
Berlusconi torna alla Presidenza del Milan.
Guido Rossi, interista e già senatore dell'ineffabile Sinistra Indipendente, una volta nominato Commissario Straordinario della F.I.G.C., ha per prima cosa posto Francesco Saverio Borrelli alla testa dell'Ufficio Indagini.
Non è arduo immaginare come uscirà il Milan (che io ritengo essere la vittima delle più recenti trame di Moggi) dalla vicenda: cornuto e mazziato.
Questi manco il pelo perdono
Visco ha anticipato che il governo intende varare misure per l'armonizzazione delle rendite finanziarie e per il ripristino della tassa di successione (Corsera di oggi).
Non occorreva certo essere dei profeti per vedere la contraddizione tra le recalcitranti rassicurazioni pre-elettorali di Prodi e la composizione della sua squadra di governo.
Ovviamente, però, si trattava solamente di bieche insinuazioni strumentali del bugiardo Berlusconi.
martedì, maggio 16, 2006
Non è Moggi l'inventore dello "Stile Juve"
Nel 1961 si giocò a Torino Juve-Inter, decisiva per l’assegnazione dello scudetto, con 10.000 spettatori assiepati a bordo campo, avendo la Juve venduto molti biglietti in eccesso rispetto alla capienza dello stadio. Inevitabilmente, dopo circa mezz’ora, la folla tracimò in campo, la partita venne sospesa ed all’Inter, come da regolamento, venne assegnata la vittoria a tavolino per 0-2.
La Juve presentò ricorso alla F.I.G.C., la quale lo accolse e dispose la ripetizione della partita. L’Inter, per protesta, schierò i ragazzini e la Juve vinse 9-1, con sei gol di Omaramaldo Sivori.
Dimenticavo: all’epoca Umberto Agnelli era contemporaneamente Presidente della Juventus e Presidente della F.I.G.C…
La Juve presentò ricorso alla F.I.G.C., la quale lo accolse e dispose la ripetizione della partita. L’Inter, per protesta, schierò i ragazzini e la Juve vinse 9-1, con sei gol di Omaramaldo Sivori.
Dimenticavo: all’epoca Umberto Agnelli era contemporaneamente Presidente della Juventus e Presidente della F.I.G.C…
Tanto per intenderci
Nel campionato di serie A il sorteggio integrale degli arbitri è stato utilizzato in una sola occasione, la stagione 1984/85.
Scudetto al Verona, secondo il Torino. Juve sesta dietro all'Inter, alla Sampdoria ed al Milan di Farina.
L'anno successivo si tornò alle designazioni e lo scudetto lo vinse la Juve.
lunedì, maggio 15, 2006
Stile Juve
Una volta all'avvocato Agnelli, che non si era mai fatto fotografare accanto a Moggi, ma che lo utilizzava eccome e con soddisfazione, chiesero in confidenza perché usasse un simile personaggio. Agnelli rispose: "Lo stalliere del re deve conoscere tutti i ladri di cavalli".
venerdì, maggio 12, 2006
Preveggenza 2
"Se stringo la mano a un milanista, poi me la lavo. Se la stringo a uno juventino, poi mi conto le dita"
Peppino Prisco
giovedì, maggio 11, 2006
Preveggenza
"Meglio secondi che ladri"
(Slogan coniato nel 1982 dai tifosi della Fiorentina, che aveva perso in extremis ed in maniera sospetta lo scudetto a favore della Juventus)
giovedì, aprile 20, 2006
Ecco dove erano finiti i situazionisti
Dopo aver messo Gheddafi alla testa della comissione per i diritti umani, l'ONU ha assegnato all'Iran la vicepresidenza della commissione per il disarmo.
mercoledì, aprile 19, 2006
Sono giunte al capolinea le mistificazioni berlusconiane
“Prodi offre il tipo sbagliato di riforme. Che consiste nello stesso tipo di riforme che sono fallite in altri Paesi europei. E dal momento che la sua frammentata coalizione di moderati, socialisti e comunisti avrà una sottilissima maggioranza in Senato, potrebbe anche non essere in grado di portare a compimento il suo insufficiente programma”
(Financial Times, 17 aprile 2006).
(Financial Times, 17 aprile 2006).
“Il Financial Times non sta sparando sul governo Prodi, ma esclusivamente sul governo Berlusconi. Se la situazione è difficile, è per colpa del governo Berlusconi. Noi dimostreremo una grande politica e vedremo cosa scriverà il Financial Times fra qualche tempo”
(Romano Prodi, 18 aprile 2006).
(Romano Prodi, 18 aprile 2006).
Sorge il dubbio che, come nell'aprile 1978, l'interpretazione autentica del pensiero del Financial Times sia stata fornita al nostro dagli spiriti di don Sturzo e La Pira.
giovedì, aprile 13, 2006
Era meglio restare a casa
Il partito per cui ho votato è andato male; mi dispiace.
La coalizione per cui ho votato ha vinto; mi dispiace.
venerdì, aprile 07, 2006
Rinvenuto un inedito di Ionesco
E' la storia di un Primo Ministro che, alla vigilia delle elezioni, denuncia il timore di brogli e chiede l'intervento degli osservatori dell'ONU.
All'epoca fu rifiutato da tutti gli impresari teatrali in quanto ancor più inverosimile della Cantatrice Calva e dei Rinoceronti.
giovedì, aprile 06, 2006
Riflettendoci sopra
La cosa grave non è tanto il termine coglione in se stesso (ed è al proposito inutile insistere sulle pelose reazioni della sinistra), quanto la malcelata convinzione che lo stimolo supremo che dovrebbe determinare le scelte elettorali dei cittadini debba essere in via esclusiva l'interesse personale.
mercoledì, aprile 05, 2006
Singolari coincidenze
«Ma io sono sempre stata della Margherita» dichiara Flavia Vento il giorno in cui Berlusconi taccia di coglioni gli elettori della sinistra.
Formidabile il contesto: la presentazione, al bar Euclide di Roma, del libro di Monica Setta "Flavia e le altre". Quoi de mieux?
Atteggiamenti farisaici
"I farisei costituiscono il partito religioso nazionalista; sono attaccati alla lettera della Legge e alle usanze; praticano la circoncisione, osservano il sabato, fanno i sacrifici, celebrano il culto. Sono però dominati dal formalismo, dall'ipocrisia, e Gesù li definisce sepolcri imbiancati".
Fingere indignazione per le recenti parole di Berlusconi (peraltro innegabilmente improvvide) dopo aver sostenuto per decenni che chi non vota per loro o è un idiota o è un criminale (la diversità berlingueriana, la superiorità antropologica scalfariana et similia): riuscite ad immaginare qualcosa di più farisaico?
E' stato volutamente frainteso
Non si riferiva agli elettori di sinistra ma ai tifosi dell'Inter.
Se ne ha avuta la certezza quando ha precisato che il termine coglioni deve essere inteso nel senso di masochisti (a proposito: dilemma alla Pinetina - Luisito o Mariolino?).
martedì, aprile 04, 2006
mercoledì, marzo 29, 2006
Gli alleati della Rosa nel Pugno
Secondo il Manifesto di oggi la legge sul conflitto di interessi che varerà il prossimo governo di centro-sinistra dovrà essere improntata alla massima maoista "Bastonare il cane che affoga".
Crollo di un mito
Utilizzando al meglio i collaudati sistemi della dialettica e della disinformazione i comunisti, a colpi di Arcigola, Gambero Rosso, Slow Food e compagnia bella, erano riusciti a convincerci che, se non altro, erano dei fini gourmet.
Finalmente il muro di omertà è crollato e la verità è emersa in tutta la sua brutalità: altro che buongustai, si mangiavano i bambini bolliti, che notoriamente non sanno di nulla!
martedì, marzo 28, 2006
Non se ne esce vivi
Va bene che siamo in campagna elettorale e che è lecito adottare un profilo aggressivo, ma parlare, nel 2006, dei comunisti cinesi che, all'epoca del grande balzo in avanti, bollivano i bambini per poi concimarci i campi, mi sembra francamente troppo.
L'impressione, a questo punto, è che il bollito sia Berlusconi e che sia auspicabile una sua sconfitta, nella speranza che ciò possa contribuire alla nascita, in cinque anni, di una destra presentabile.
E quindi la cosa migliore può essere votare per la Rosa nel Pugno, se non altro per favorire la componente più laica e moderna della coalizione di sinistra, cercando di non far troppo caso all'urticante Prodi, ai Diliberto, ai Di Pietro, ai Pecorario Scanio ed ad altre poche centinaia di candidati dell'Unione che... la rendono impresentabile!
Più mi avvicino alla data fatidica, più le mie idee si fanno confuse.
Corsi e ricorsi
Ascoltando stamattina su Radio Popolare un servizio in cui veniva reiteratamente citato il "ministro Visco" ho provato una spiacevole sensazione di déjà vu (ma, purtroppo, temo si tratti invece di proiezione nel futuro prossimo) e mi è tornata in mente la vecchia battuta di Tremonti (mettere Visco alle Finanze è come nominare il conte Dracula presidente dell'AVIS).
venerdì, marzo 24, 2006
Il Caimano
Mi chiedo se tra gli indignati in servizio effettivo permanente che ieri hanno presenziato all'anteprima per la stampa del film di Moretti c'erano anche Natalia Aspesi ed Enzo Siciliano, i bardi (presumo a pagamento) di Milanodue, a.d. 1976...
mercoledì, marzo 22, 2006
Un eroe dei nostri tempi
Fischia il vento e infuria la bufera. Scarpe Tod's, eppur bisogna andar...
(Alessandro Robecchi su Il Manifesto)
Quattrocchi e la disinformatia
A proposito dei sottili distinguo di certa stampa sul conferimento della medaglia d'oro al valor civile a Fabrizio Quattrocchi, vale forse la pena di ricordare che, finché non è stato diffuso il filmato, la stessa stampa riportava così la sua ultima frase: "Vi faccio vedere come muore un camerata italiano".
E questo, secondo me, taglia la testa al toro.
martedì, marzo 21, 2006
E Pantalone paga
Proviamo a far mente locale e ad elencare tutto ciò che i signori seduti nelle prime tre file della platea sabato a Vicenza hanno ottenuto dallo stato italiano dalla fine del 1994 all'estate 2001; dopodichè ripetiamo l'esercizio per il periodo estate 2001/primavera 2006; infine chiediamoci chi tra Berlusconi e Prodi lorsignori ritengono più adatto a recepire le esigenze della grande industria (il tema del congresso era proprio quello ed il termine usato era proprio esigenze... In principio erat Verbum...).
lunedì, marzo 20, 2006
Io sono qui
Ho inserito il link al giochino del momento, che consiglio vivamente a tutti.
Per la cronaca io risulto essere un soggetto equilibrato, senza vicinanze o lontananze particolari; il partito a me più vicino (2 tacche) è la Rosa nel Pugno, i più distanti (4 tacche) Comunisti Italiani, Verdi e Rifondazione; tutti gli altri 3 tacche.
venerdì, marzo 17, 2006
Un marchingegno demenziale
Oggi ho installato Babelfish, il traduttore automatico di Altavista, che sembra essere stato concepito da John Belushi in un momento di particolare euforia lisergica.
Già si presenta bene, ma se cliccate sull'Union Jack potrete conoscere il nuovo idolo delle folle anglosassoni, l'incorruttibile cronista d'assalto Mark Suffering!
giovedì, marzo 16, 2006
Superiorità antropologica
“Mi spiace che ci siano stati 16 milioni di teleidioti che hanno assistito al duello tv”
(Oliviero Toscani su La Stampa)
mercoledì, marzo 15, 2006
Contaminazione di generi
«Ore 21.05, Prodi predica il rigore e Adriano lo sbaglia. Ore 21.10, le azioni di Berlusconi salgono, quelle dell’Inter non superano la metà campo... E lo ha sentito sull’immigrazione? Dice che da quando c’è lui al governo il numero degli stranieri in Italia è diminuito. Ma l’ha mai letta la formazione dell’Inter?»
(Maurizio Crozza sul duello televisivo di ieri sera)
martedì, marzo 14, 2006
Una doverosa precisazione
Mi sembrava proprio strano che, anche da svenuto, Marco Travaglio fosse capace di un giudizio equilibrato.
E' come al solito Dagospia ad illuminare noi comuni mortali, pubblicando, guarda caso proprio oggi, la prefazione di Travaglio all'ultimo libro di Oliviero Beha, con questo passaggio illuminante:
"Almeno Beha parlasse in dialetto sarnese, sbagliasse qualche congiuntivo, scrivesse gettando a caso i verbi, i complementi e i segni di interpunzione: avrebbe qualche speranza come presidente di garanzia della Rai. Invece niente: parla e scrive in italiano corretto, e pure brillante".
Pur se di formazione diversa, il buon Travaglio soffre dunque di uno dei più tipici (e devastanti) tic della sinistra, per la quale il vero nemico da abbattere non sta a destra, bensì proprio all'interno della sinistra (i deviazionisti, le quinte colonne, i traditori oggettivi e tutto l'armamentario made in Mosca, a.d. 1936).
M'arrazzo
Emerge in questi giorni un'ipotesi di complotto per sputtanare l'allora candidato alla Presidenza della Regione Lazio, Piero Marrazzo, con una storiaccia a base di viados (una robina alla Lapo, per intenderci).
Lo scontato titolo sorge spontaneo.
Duole ammetterlo, ma...
Per una volta ha probabilmente ragione l'altrimenti esecrabile Travaglio il quale, a proposito dello sketch televisivo Annunziata vs. Berlusconi, ha osservato che, se non era combinato, poco ci mancava: lui aveva bisogno della prova provata che la RAI è in mano ai comunisti, lei di rifarsi una verginità agli occhi dei suoi referenti politici, dopo le critiche che aveva ricevuto come Presidente "di garanzia" della RAI e firmataria del decreto di chiusura di RAIOT (le nuove nomine si avvicinano...).
Di mio posso solo aggiungere che la sceneggiata e, soprattutto, le polemiche successive la dicono lunga sul nostro provincialismo.
Verrà mai il giorno in cui simili episodi si svolgeranno nell'indifferenza generale?
lunedì, marzo 13, 2006
Epitaffio
"Prima medaglia italiana d’oro ai giochi paralimpici di Torino 2006. La vince Pierluigi Diaco, che si era iscritto pensando che le Paralimpiadi fossero riservate ai paraculi".
(Luca Buttora su L'Unità)
C.so Buenos Aires, sabato
Tale era la venerazione dei milanesi per il martire Carlo G., che ricorsero al linciaggio per non essere da meno rispetto alla Superba.
venerdì, marzo 10, 2006
L'eskimo in redazione
Michele Brambilla è stato opportunamente intervistato dal Foglio sulla recente presa di posizione del CdR del Corsera.
Ecco un significativo stralcio dell'intervista su cosa è rimasto oggi del giornalismo anni '70 da lui descritto ne "L'eskimo in redazione":
"E’ rimasto un cliché culturale, uno snobismo, quello che Scalfari chiama ‘superiorità antropologica’. Chi è entrato in una redazione sa cosa significa: se non adori Moretti, se non corri a vedere Clooney, se non dici tutti i giorni che Berlusconi è impresentabile sei una mosca bianca".
giovedì, marzo 09, 2006
Una cappa di conformismo si appresta a scendere sull'Italia
Spesso mi interrogo sul perchè, nonostante tutto (formazione, cultura, gusti, frequentazioni, se non mi facesse orrore il termine ideali), al momento della verità non riesco proprio a votare per la sinistra.
Certo, Prodi mi dà l'orticaria, ma mentre a sinistra vi sono alcuni uomini che apprezzo, gli esponenti della destra, nella quasi totalità dei casi, mi sgomentano.
Certo, una stretta fiscale per poi finanziare progetti demagogici non la trovo auspicabile, ma il governo uscente, in campo economico e non solo, ne ha combinate di cotte e di crude.
Poi vedo che Mieli dichiara senza infingimenti il suo sostegno a Prodi, precisando comunque che, essendo il Corsera un giornale indipendente, continuerà a pubblicare anche opinioni filo-governative.
E fin qui, per amor di sintesi, diciamo tutto bene.
Ma non è finita: il CdR del Corsera, pur esprimendo il suo apprezzamento per la scelta di campo operata dalla direzione, le contesta l'annunciata apertura alle opinioni di matrice diversa.
Verosimilmente è questo il motivo per cui, nonostante tutto, continuerò a non votare per la sinistra: temo il rivoltante clima di conformismo che calerà su tutti noi se dovesse vincere.
In altri termini: se nei mass-media italiani si avverte da sempre un certo conformismo di sinistra, cosa ci aspetta se il 9 aprile questa andrà al potere?
mercoledì, marzo 08, 2006
Approdo o foglia di fico?
I Riformatori Liberali - Radicali per le libertà di Benedetto Della Vedova:
"Partiamo dalla convinzione che ci sia una forte richiesta, nell’ambito del centrodestra, di quello spirito che aveva animato Forza Italia nel ‘94, sia sui temi di politica estera che sui temi economici, e della necessità di dare una risposta ad una parte dell’elettorato, che chiede alla Casa delle Libertà di rivendicare l’autonomia sui temi eticamente sensibili: e che non sia l’ostilità pregiudiziale, della politica rispetto alla Chiesa. Sono queste le persone che vogliamo rappresentare, oltre ai radicali che non vogliono seguire la Rosa nel Pugno nel suo sostegno a Prodi”.
Liberté, Egalité, Jet Privé
Nomignolo appioppato dal Foglio a Libertà e Giustizia, l'associazione promossa da De Benedetti, recentemente balzata agli onori della cronaca per aver ospitato l'originale sfogo di uno dei suoi garanti, Umberto Eco (che ha minacciato di abbandonare l'Italia in caso di vittoria elettorale del centro-destra).
martedì, marzo 07, 2006
L'impareggiabile Silvio
Ieri si è accorto che Montezemolo è una Cassandra (nota agit-prop spartachista dell'antichità - n.d.r.) che rappresenta solo se stesso.
Una domanda solo apparentemente retorica
Andrà a finire che, sotto ricatto, la pavida Italia - notoriamente senza problemi di bilancio - regalerà a Gheddafi un'autostrada.
Gheddafi arrivò al potere nel 1969 a seguito di un colpo di stato ed il suo primo provvedimento fu cacciare decine di migliaia di italiani residenti in Libia incamerando i loro beni. E' quindi più che logico risarcire l'uomo di Lockerbie (pardon, il Commissario ONU per i Diritti Umani) per i guasti provocati dal nostro dominio coloniale.
A qualcuno risulta che altre potenze ex coloniali siano mai state oggetto di "richieste" simili, perdipiù soggiacendovi?
giovedì, marzo 02, 2006
Uno statista
«È uno schifo, è raccapricciante. Sono andati a stringersi mani grondanti di sangue».
Il segretario dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, commenta così la visita di Berlusconi negli Usa e il suo incontro con Bush.
Al si spera solo ex ministro della giustizia, è noto, piacciono le persone dalle mani nette: Ocalan, Baraldini...
martedì, febbraio 28, 2006
L'è il dì di mort, alegher! (Piccola rubrica di citazioni deprimenti)
«Gli uomini continuavano a nascere e morire, come dappertutto, e come dappertutto impiegavano la maggior parte del tempo che intercorre tra le due date fondamentali e forse uniche della loro esistenza, per trafficare tra di loro e per infastidirsi a vicenda; ma questa attività è assolutamente normale, in ogni epoca, e non ha mai fatto notizia».
(Sebastiano Vassalli, Cuore di Pietra)
Il riflesso pavloviano della sinistra italiana
E' così riassumibile: Chi non vota per noi o è un cretino o è un delinquente.
Nonostante Luca Ricolfi, con l'encomiabile "Perché siamo antipatici? La sinistra e il complesso dei migliori", abbia recentemente analizzato il fenomeno, individuandone le quattro più comuni manifestazioni (il linguaggio codificato "io sì che la so lunga", il politicamente corretto "tu non devi parlare come vuoi", gli schemi secondari "tu non puoi capire" e la supponenza morale "noi parliamo alla parte migliore del paese"), ancora oggi Romano Prodi ha dichiarato a Bloomberg News che chi guarda troppa televisione vota per Berlusconi: "Se faccio delle analisi di correlazione fra i miei votanti e le ore passate davanti alla Tv io trovo un rapporto perfetto. Meno ore si passano davanti alla Tv, più votano per me. Più ore davanti alla tv, più votano per Berlusconi".
mercoledì, febbraio 22, 2006
Il martire è servito
David Irving, alla fine, è stato condannato a tre anni di carcere.
Avrà il tempo per completare la sua nuova opera, anch'essa revisionista, dal titolo provvisorio Austria Felix.
venerdì, febbraio 17, 2006
Pilastri della saggezza
"Comprendre et ne pas juger" (Comprendere e non giudicare).
Celebre motto di Georges Simenon (autore di più di 250 opere, equamente divise tra litterature alimentaire - Maigret - e litterature "dure").
Contributi alla Storia
Alla fine di Stefano Ricucci resterà con ogni probabilità solo questa formidabile battuta, che magari neppure è farina del suo sacco:
"C'è in giro qualcuno che vuole giocare a fare il frocio con il culo degli altri".
Ed ora parliamo di cose serie
Appare decisamente singolare il can-can sollevato dagli interisti dopo la sconfitta contro la Juventus di domenica.
Sebbene si esercitino alacremente da quasi vent'anni, sembra proprio che ancora non abbiano imparato a perdere.
Sebbene si esercitino alacremente da quasi vent'anni, sembra proprio che ancora non abbiano imparato a perdere.
'68
Ieri sera ho visto su Raitre uno dei pochi programmi validi ancora in circolazione, La Grande Storia di Nicola Caracciolo. La puntata era dedicata al '68 e si trattava di un affascinante affresco del periodo, furbescamente attento a titillare la nostalgia di chi in quel momento era giovane.
Però in chi come me all'epoca era un bambino e non ha poi vissuto nel mito del '68 (detesto i tipi alla Gianni Minà) il programma ha suscitato due curiose sensazioni:
- che il '68 è deflagrato in Francia perchè ivi regnava il più insopportabile trombone dell'intero mondo occidentale, l'allora 78enne De Gaulle;
- che alla fin fine il vero avvenimento epocale di quell'anno è stata l'elezione a Presidente degli U.S.A. del fino ad allora pluritrombato Nixon.
La campagna elettorale ci rende tutti più profondi (?)
La democrazia dovrebbe essere il luogo idealmente deputato alla prevalenza delle convinzioni sulle ambizioni.
Il mesto spettacolo che offre la campagna elettorale in corso rafforza al contrario la sensazione che, perlomeno in Italia, la democrazia sia il luogo dove le ambizioni prevalgono sulle convinzioni.
martedì, febbraio 07, 2006
Basso Impero
Ho sempre creduto che la libertà di espressione fosse uno dei pilastri delle democrazie liberali e dell'Occidente in genere. Da qualche tempo in qua mi viene difficile resistere alla sirena apocalittica, visto l'accumularsi di sintomi di fine della nostra civiltà. Come è possibile infatti mettere in discussione uno dei suoi principi basilari, auspicando addirittura la reintroduzione di una qualche forma di censura, al solo scopo di ingraziarsi i più fanatici tra gli integralisti islamici, corpo estraneo non solo rispetto all'Occidente, ma anche rispetto ad una cospicua parte dell'Islam stesso? Per quale motivo i pochi disposti a combattere l'oscurantismo vengono regolarmente tacciati di razzismo? Adelante, Europa, scusati per le vignette "sataniche", non interrompere i finanziamenti a favore di Hamas...
lunedì, gennaio 23, 2006
Nomignolo azzeccato
L'altro giorno sul Corriere della Sera un editoriale, mi pare di Ronchey, spiegava che Putin tiene sotto schiaffo i paesi già vassalli dell'URSS manovrando la leva energetica.
I manifestanti georgiani hanno esibito uno striscione che riassume il concetto in una sola parola, un nomignolo: Gasputin.
venerdì, gennaio 20, 2006
Verso le elezioni
Passate le feste Berlusconi ha di fatto dato inizio alla campagna elettorale per le politiche (è riuscito addirittura farsi intervistare su Isoradio: già è spiacevole essere in coda cercando affannosamente aggiornamenti sulla viabilità, se poi invece degli aggiornamenti ti devi beccare Berlusconi rischi di dar fuori di matto).
Per il momento l'uscita più carina è, stranamente, di Michele Serra:
"Schifani si è ritirato dalla campagna elettorale: il suo esperto per l'immagine si è suicidato".
venerdì, gennaio 13, 2006
Chi è grande fa le cose in grande
Almeno 345 morti calpestati alla Mecca durante la rituale lapidazione del diavolo.
venerdì, gennaio 06, 2006
Epifania
E' un sollievo constatare che la sbornia delle feste volge infine al termine.
Ci si avvia all'atto finale: anche i Re Magi sono giunti a destinazione anche se, a differenza degli scorsi anni, questa volta non si è fatto vedere Piero Fassino, il Re Mogio.
giovedì, dicembre 22, 2005
martedì, dicembre 06, 2005
N.I.M.B.Y.
Noi italiani siamo imbattibili: ora di quattro valligiani retrogradi, archetipo dei leghisti della prima ora, riusciremo a fare degli eroi della democrazia.
D'altra parte un paese in cui si confonde il concetto di democrazia con quello di anarchia vedrà sempre vanificata dall'egoismo delle minoranze, anche le più infime, ogni iniziativa volta al miglioramento della res publica.
venerdì, novembre 25, 2005
Ancora sull'arresto di David Irving
A proposito del quale Angelo Panebianco ha lucidamente osservato sul Magazine del Corsera che nel mondo liberale le idee si combattono con le idee e non con le manette.
Se a ciò si aggiunge che la confutazione delle teorie di Irving appare più che agevole, non si vede proprio per quale motivo bisognava farne un martire.
giovedì, novembre 24, 2005
Doppiopesismo
Fenomeno rilevabile in quegli intellettuali che riescono contemporaneamente ad esaltarsi per l'arresto del negazionista David Irving (certamente inqualificabile come storico, ma di qui a sbatterlo in galera...) e ad indignarsi per la mancata pubblicazione in Germania, causa reticenza sui crimini staliniani, dell'ultima fatica di Luciano Canfora.
D'altra parte si sa: dei fascismi erano odiosi i fini, del comunismo solo i mezzi...
mercoledì, novembre 23, 2005
L'è il dì di mort, alegher! (Piccola rubrica di citazioni deprimenti)
Arriva un momento nella vita in cui conosci più persone morte che persone vive.
Sarcastico
Il segretario dei Radicali, Daniele Capezzone, annuncia che il prossimo congresso del partito, per avere finalmente accesso a Porta a Porta, si svolgerà a Cogne.
martedì, novembre 15, 2005
Ah, la Grandeur...
Semplicemente geniale l'articolo di Bernard Henry-Lévi sul Corriere di ieri, nel quale si dice che i ribelli delle Banlieues sono in realtà più che integrati, tanto da aver adottato il più francese degli atteggiamenti: l'arroganza.
Una minoranza egocentrica ed irresponsabile che, con la prepotenza, condiziona in negativo l'esistenza della maggioranza ricorda molto al filosofo la tradizionale politica estera (ed in particolar modo europea) della Francia...
venerdì, novembre 11, 2005
Cincinnato
Dall'intera Nazione si leva un mormorio, un vero e proprio sospiro di sollievo...
Eureka!
E' la fine di un incubo, ora le sorti della Patria non sono più in discussione: Gianni Prandini è stato infine restituito alla politica attiva!
mercoledì, novembre 09, 2005
Préparez vos mouchoirs
Il primo ministro in pectore, Romano Prodi, si è affrettato a dichiarare che teme (spera?) che episodi analoghi a quelli che stanno accadendo in Francia si verifichino anche in Italia.
venerdì, ottobre 28, 2005
A proposito di Cofferati
Esigere il rispetto della legge non è certamente un tradimento degli ideali della sinistra, per il semplice motivo che l'uomo della strada non può fare a meno della protezione che essa gli offre, mentre i membri delle classi privilegiate sono in grado di offrirsi mezzi di protezione alternativi.
E' il solito vecchio problema della gauche caviar che, ben protetta nei suoi esclusivi quartieri residenziali, si straccia le vesti per il sorgente "razzismo" tra le classi popolari, essendo escluso che ad un loro vicino di casa possa venire in mente di macellare un montone sul balcone secondo il rituale islamico.
mercoledì, ottobre 26, 2005
Moderatamente consolatorio
Esiste ancora qualcuno che riesce ad essere satirico senza livore e, soprattutto, senza avvertire il bisogno di atteggiarsi a martire (anche se la frase attribuita a Gandhi mi sembra che in realtà sia di Voltaire):
"Cinque secoli fa in Versilia trovavi Michelangelo che sceglieva il marmo, ora trovi Briatore e Paolo Brosio che prendono il sole. Duemila e passa anni fa c'era Platone, ora abbiamo Buttiglione che pensa di essere un filosofo solo perché è brutto."
"Il politico più sottovalutato è Ignazio La Russa. Kennedy ha detto: «Mille miglia iniziano con un passo». Gandhi ha detto: «Non farei del male a nessuno, ma sarei disposto a farmi uccidere per difendere le idee del mio avversario». La Russa ha detto: «A settembre portiamo il Catania in serie B». Uno statista."
"Oggi hanno paura pure di Celentano. Uno che cantava "là dove c'era l'erba ora c'è una città", una cosa alla Bob Marley, che però l'erba la reggeva meglio."
(Intervista a Maurizio Crozza - Corriere della Sera)
mercoledì, ottobre 19, 2005
martedì, ottobre 18, 2005
Critico tacitiano
Andrea Scanzi della Stampa, che a proposito di Fiorella Mannoia afferma che "spesso ha la recensione nel cognome".
Meglio di Lapo
Boy George, che, per fare lo spiritoso, chiama la polizia denunciando un inesistente furto e viene arrestato per detenzione di stupefacenti.
Stupefacente.
Stupefacente.
giovedì, ottobre 13, 2005
Il Maestro Magro
Nel romanzo “Il Maestro Magro” Gian Antonio Stella riporta quello che sostiene essere il tema di un bambino di terza elementare nel Polesine degli anni cinquanta.
Da solo vale il prezzo del libro:
“Domenica siamo ndati a lamadona de monteberico a chiedere la grassia per mia sorela che è maritata da cinque ani e non a neanca tosatei. Siamo ndati, poi siamo pregati, poi siamo mangiati, poi siamo vegnuti casa. O che siamo pregati male, o che no si siamo capiti co la Madona, fatostà che è rimasta insinta l’altra sorela che no è gnanca maritada.”
Da solo vale il prezzo del libro:
“Domenica siamo ndati a lamadona de monteberico a chiedere la grassia per mia sorela che è maritata da cinque ani e non a neanca tosatei. Siamo ndati, poi siamo pregati, poi siamo mangiati, poi siamo vegnuti casa. O che siamo pregati male, o che no si siamo capiti co la Madona, fatostà che è rimasta insinta l’altra sorela che no è gnanca maritada.”
martedì, ottobre 11, 2005
Dilettanti allo sbaraglio
L'allenatore del Camerun, che al 95° fa tirare il rigore decisivo per la qualificazione ai mondiali ad un interista.
Non ho parole
Una menzione speciale per quel giovanotto che si è fatto beccare in coma da eccesso da stupefacenti nel pied à terre di Lino B., un transessuale pugliese cinquantenne noto sui marciapiedi di Torino come “Il Carabiniere”: esordio con il botto per il responsabile del “brand” Fiat.
Il noto attore genovese, naturalmente, ci fa la figura del provinciale; è proprio vero che quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare.
Il noto attore genovese, naturalmente, ci fa la figura del provinciale; è proprio vero che quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare.